Si festeggia SantAntonio ed è tempo di farina, vino, olio, anice e sale, i cinque ingredienti che occorrono per preparare le ciambelle a zampa, il prodotto tipico della festa. Le ciambelle a zampa sono ‘a zampa’ poiché riproducono la forma degli zoccoli dei bovini, da sempre un simbolo agreste. Sono ottime per il palato specialmente se accompagnate dal vino bianco; non sono dei dolci. Quando Monterotondo era un piccolo centro abitato, le ciambelle venivano preparate nel forno domestico dai partenti o dalle amiche della famiglia che ospitava il Santo per un anno. Oggi sono preparate dalle consorelle (le donne di quanti sono stati Signori della festa) con l’aiuto di alcune volontarie. La preparazione avviene con una settimana di anticipo rispetto alla festa. Quattro quintali di farina vengono offerti dal Nuovo Signore, un quintale viene messo a disposizione dal Vecchio Signore. Nella settimana successiva alla domenica dei festeggiamenti il prodotto viene venduto ed il ricavato consente di reperire nuovi fondi da mettere a disposizione per la festa del Santo.
Sabato, per la prima volta dopo un anno il Santo lascia la casa del Signore della festa per raggiungere il Duomo. Iniziano ufficialmente i festeggiamenti. La statuina resta per alcune ore esposta per i fedeli, poi incomincia il cammino verso la Chiesa. Chi la custodisce ormai da 12 mesi la porta stretta tra le proprie mani, affiancato a destra dal prossimo successore, a sinistra dal Signore da cui l’aveva ricevuta l’anno prima. La “terna” costituita dai tre Signori, di nuovo il numero tre, si ripete ad ogni uscita ufficiale; al loro seguito la processione si allunga accompagnata dalla banda. Dopo la messa in Duomo la processione segue il percorso contrario.